Un giovane operaio non riesce ad adattarsi e sottomettersi alla società in cui vive nell'Inghilterra di fine anni '50. Il primo romanzo di Alan Sillitoe pubblicato nel 1958 sull'esperienza della classe operaia.
Storia di un giovane profondamente imperfetto, spesso sgradevole, di estremo fascino e con una profondità più autoriflessiva di quanto indicherebbero il suo ubriacarsi pesantemente, donnaiolo dalle scazzottate facili.
Arthur Seaton, 21 anni, lavora in una fabbrica di biciclette (così come lo stesso Sillitoe, 14 anni, e suo padre prima di lui). Odia e allo stesso tempo disprezza la routine quotidiana della fabbrica ed è orgoglioso delle sue abilità manuali e della capacità di superare in astuzia i capi e gli organizzatori del lavoro a cottimo che studiano il tempo e il movimento.
Ha una buona amicizia con un uomo più anziano che lavora nella stessa fabbrica. Tuttavia, nonostante qualche senso di colpa, la sua amicizia non gli impedisce di avere un'appassionata relazione con la moglie del suo collega.
Né quella relazione appassionata gli impedisce di imbarcarsi contemporaneamente in un'altra relazione con una seconda donna sposata, mettendo a rischio l'incolumità e la reputazione delle due donne, che si conoscono e hanno una lealtà l'una verso l'altra. Le donne, Seaton e i mariti vivono tutti all'interno di una comunità molto unita, ma qualcosa non funzionerà. Da questo romanzo è stato tratto un film nel 1960.