Scanzonato racconto, manuale per genitrici democratiche sature - non di democrazia, ma di figlie. Storie di vita vissuta di una donna per tutte che quotidianamente deve fare i conti con se stessa, le proprie idee, il lavoro, la casa, la famiglia e le turbe di una figlia adolescente che, come spiegato dalle più antiche e moderne terapie psicanalitiche, a tutti vorrebbe somigliare tranne che alla madre.
Su tutto l'adolescente femmina deve annichilire la madre. E quest'ultima si lascia annientare, non senza alcune perfidie (da condividere con altre compagne di sventura, piccoli suggerimenti bestiali e meschini per ritardare i danni): tanto è avanti col programma e, se qualcosa non cambia, almeno si autoseppellirà con una risata.
"Vado in motorino, in discoteca, bevo birra e mi faccio le canne", la madre risponderà che "una canna non fa male, ma non fartele solo per evitare di affrontare le responsabilità o per noia" detto da una madre che fuma irresponsabilmente tre pacchetti di sigarette al giorno.
"Questo libro nasce dai racconti di tante mamme diverse, dalle storie di tante adolescenti diversi. Un puzzle di storie vere o verosimili in cui riconoscersi per sdrammatizzare. Perchè nelle nostre vite, c'è sempre una sera. C'è sempre la sera in cui ritarda..."