Pubblicato nel 1845, la storia narra dell'incontro tra il protagonista Otto Falkhaus e due diverse sorelle, l'artista Camilla e la contadina Maria, e la sua ricerca dell'antitesi di uno stile di vita ragionevole che unisce arte e vita di campagna colta e naturale.
Due sorelle si presenta come racconto di nobili amicizie. Anzitutto quella fra Otto Falkhaus, il giovane protagonista – un tempo sognatore, e dilettante di violino, ora ereditiere e illuminato agricoltore –, e Franz Rikar, un uomo infelice, nerovestito e pallido, che tutti chiamano Paganini. Iniziato in un albergo di Vienna, il sodalizio condurrà Otto in Italia, alla ricerca dell’amico.
Con potenti pennellate, il grande paesaggista Stifter descrive la natura aspra e selvaggia in cui si incastona la novella: acque sciabordanti e rocce a picco sul lago di Garda, forre, montagne rosse e picchi innevati, moderne colture di fiori e frutti e ferrigne pietraie. In questo microcosmo lontano dal mondo, Rikar è scampato ai rovesci della vita.
E qui, nella casa sul lago alla cui malìa non riuscirà più a sottrarsi, Otto incontra le due figlie dell’amico: Maria, forte e generosa creatura di terra che la terra sa far fruttificare, Camilla, minata nell’anima da un cruccio segreto e, nel fisico, dall’arte cui sacrifica se stessa. Elemento catalizzatore in questo gioco a quattro delle passioni e delle intelligenze è Alfred Mussar, bel giovanotto dallo sguardo raggiante, prezioso amico e consigliere di famiglia – finché una sua profferta non vi porterà lo sconvolgimento.
Una corrente pulsa ininterrotta fra i poli opposti di arte e vita, amore e rinuncia, metropoli e natura in questa lunga e ariosa novella, la cui armonia compositiva a tratti si increspa e impenna nell’improvviso irrompere del mistero, del caso, della passione.
VEDI ANCHE DI STIFTER
Pietra calcarea - Adalbert Stifter; ed. Sellerio