Scritto nel 1842 fa parte delle Scene della vita provinciale nella sezione della Commedia umana.
Il titolo originale La Rabouilleuse rappresenta una persona che agita l'acqua con un ramo per spingere pesci o gamberi verso delle trappole.
Storia di una famiglia a cui manca il padre, e di un uomo a cui manca la famiglia, «Casa di scapolo» è un romanzo duplice e speculare attorno
a un unico problema. Si svolge metà a Parigi metà in provincia, e narra prima la rivalità tra due fratelli che si disputano l'amore della madre, poi quella tra due uomini che si battono per un'eredità.
Da bambina, la "Rabouilleuse" agitava l'acqua dei ruscelli affinché suo zio bracconiere catturasse più gamberi. Da ragazzina, Flore continua a "inciampare".
Devia la fortuna di un vecchio a beneficio del suo amante. Ma ne sorge uno più forte, che rivendicherà il prodotto della "pesca", il formidabile Philippe Bridau.
Decapitata dell'autorità paterna, la famiglia è allo sbando, come la Francia privata del suo re.
I figli non possono far altro che agitarsi inutilmente in un mondo che ha ormai perso ogni criterio regolatore ed è dominato da un solo imperativo: il denaro.
All'opposto, l'uomo senza figli lascia dietro di sé un vuoto pericoloso, che sarà riempito soltanto da conflitti interminabili attorno al suo patrimonio. In entrambi i casi, è la dissoluzione che prevale: indebolimento dei legami sociali, solitudine e dsperazione dell'individuo, violenza dei rapporti.
Abbandonati a se stessi, gli eroi di Balzac non intendono ancora subire, come faranno quelli di Flaubert. La loro reazione, la loro resistenza
ostinata, dà qualcosa di epico a questo nero dramma familiare.
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