In un'aula del Palazzo di Giustizia della provincia americana capita una di queste "lolite" o quasi, compromessa addirittura in una rapina a mano armata. Ad osservare i suoi gesti, la sua gonna corta, la sua faccia un po' ingenua ma sempre molto sensuale, ad ascoltare la sua vocina giorno per giorno, non sono soltanto i presenti, i membri della giuria, gli avvocati, la corte, ma soprattutto uno straordinario personaggio (la grande trovata di William Harrington), un vecchio giudice di novantadue anni, che ha trascorso mezzo secolo sui banchi di Presidente della Corte e che viene attirato e dall'amore per la giustizia e dalla sua inesauribile curiosità umana a seguire questo drammatico processo, e forse anche a indicare, come un bravo detective, il vero colpevole.
Se l'accusa riesce a convincere la giuria oltre ogni ragionevole dubbio che gli imputati hanno perpetrato una rapina a mano armata alla luce del giorno, il verdetto di colpevolezza può costare alla coppia da 10 a 25 anni di prigione a testa. Contro l'uomo e la donna accusati spicca solo l'accusa del gioielliere derubato.
Con l'avanzare del processo, l'evidenza rivela l'immoralità di base dell'uomo e le facili abitudini sessuali della donna.
Il narratore, ex giudice del tribunale in cui si svolge il processo, anticipa i pericoli di questo tipo di prove. La giuria giudicherà il verbale per la prova della rapina? O il passato recuperato della coppia sotto processo offusca l'accusa al punto da essere giudicata su questioni morali piuttosto che legali?
William G. Harrington, è stato un prolifico scrittore di gialli che ha anche collaborato a libri con autori famosi e alcuni della serie poliziesca Colombo.
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Ammissione di colpa - Scott Turow; ed. Mondadori