La sera del 12 marzo 1909 il più temibile avversario della Mano Nera di New York viene assassinato a Palermo. Da chi? Come? Perché? In questo libro Arrigo Petacco indaga su Vito Cascio Ferro, l'uomo che trapiantò nel Nuovo Mondo la struttura della mafia siciliana, e ricostruisce la vicenda di Joe Petrosino, il poliziotto che avvertì per primo l'incombente minaccia e cercò di fermarne sul nascere la diffusione.
Nella storia della mafia "don Vito" occupa un posto di grande rilievo; "semianalfabeta ma intelligente, astuto, autorevole e, a modo suo, filosofo e saggio", gettò le fondamenta di quel "ponte nero" che ancora oggi collega Palermo a Brooklyn. Joe Petrosino, poliziotto italoamericano di umilissime origini, fu l'acerrimo nemico di don Vito Cascio Ferro: lo combattè per anni costringendolo addirittura a tornare in Sicilia, ma non riuscì a impedire che il seme da lui portato in terra americana germogliasse.
La sua impari lotta si concluse in modo tragico una sera in piazza Marina, a Palermo, dove si era recato sperando di "colpire nel suo centro vitale la piovra che stava ormai allungando i propri tentacoli fra i palazzi di Manhattan".
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