Sotileza è un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1885 .
Il romanzo si svolge nella Santander marinara della metà del diciannovesimo secolo, il suo autore, scrivendolo, ha due obiettivi:
descrivere la vita a terra delle più umili famiglie di marinai, in un momento in cui il loro modo di vivere sta scomparendo; incarnano questa descrizione un insieme di personaggi peculiari tra i quali spicca la protagonista, Sotileza , soprannome dato a una giovane orfana quando viene accolta da una coppia di marinai senza figli.
Silda, detta Sotileza, all'inizio del romanzo ha soltanto dodici anni. La sua bellezza non è affidata ancora al suo viso e alle sue forme ancora troppo infantili, ma alla pulizia che la fa apparire meravigliosa nello sporco del quartiere marinaio dove essa vive.
Orfana del naufrago Mules, in casa Mocejon, dove viene raccolta, Silda diviene un essere adorabile: la sua caratteristica è la finezza, una finezza elegante, lucente, quasi metallica come la lenza di cui porta il nome. È un angelo di Dio - dice compare Mechelín sempre pronto a tesserne le lodi - non è una donna, è pura "sotileza".
Sotileza vive fra giocatori e odia il gioco, fra bestemmiatori e rifugge dalle parole indecenti, in lotta con un ambiente ostile si crea un ambiente di pulizia morale e fisica suo proprio come una cenerentola affettuosa o una martire cristiana; reagisce, contro quanto di disgustoso la circonda, con freddezza, con orgoglio; è riconoscente alla famiglia che la accoglie quando non ha un tetto dove ripararsi ma non s'affeziona, come se il suo cuore si fosse essiccato nello sforzo di difenderlo contro i cattivi esempi, di non lasciarlo contaminare.
Sotileza andrà sposa a Cleto, un marinaio rozzo ma buono, senza esserne innamorata: però è certo che rimarrà fedele al marito poiché questo è il suo destino.