José Maria de Eça de Queiroz (o Queiros) 1845 - 1900 è considerato uno dei più importanti scrittori portoghesi di sempre per l'originalità e la ricchezza del suo stile e linguaggio, realismo descrittivo; e per la costante critica sociale nei suoi romanzi.
La città e la montagna (A Cidade e as Serras) è un romanzo del 1901 pubblicato postumo, appartenente all'ultima fase dello scrittore, dove si allontana dal realismo e abbandona le pesanti critiche che faceva alla società portoghese dell'epoca. Il titolo stesso indica già la trama. In questo libro, Queiroz fa un confronto tra la vita modesta e frenetica di Parigi e la vita tranquilla e pacifica nella cittadina di montagna di Tormes.
Un romanzo denso, bellissimo, in cui lo scrittore ironizza ferocemente sui mali della civiltà, lodando i valori della natura.
In esso lo scrittore racconta la traversata di Jacinto de Tormes, convinto sostenitore del progresso e della civiltà, dalla città alla montagna. Scambia il mondo civilizzato , ricco di amenità frutto del progresso tecnologico, con il mondo naturale, selvaggio, primitivo e scomodo, nel senso dei beni che caratterizzano la moderna vita urbana, ma dove trova la felicità, cambiando radicalmente opinione.
Il romanzo è diviso in due parti: la prima si svolge a Parigi, dove Jacinto vive in piena civiltà, e da dove non ha intenzione di andarsene. La seconda svela un altro Giacinto, che vive in campagna e scopre la gioia di vivere nelle cose semplici. Sebbene il protagonista trovi il suo rifugio in montagna, il fulcro del romanzo è l'opposizione tra città e campagna; la vita in ciascuno di questi ambienti è al centro dell'analisi dell'autore, lasciando da parte il materiale umano.