Sollecitato da alcune domande sulla preghiera, l’Abbé Pierre si abbandona in questo libro a ricordi e confidenze inaspettate. Come quando, ad esempio, invitato in un albergo di lusso, per animare una giornata sulla povertà e l’emarginazione, al momento della cena si rifiuta di recitare la preghiera, dicendo ai commensali:
"Qui, dopo la messa, si è organizzato uno scandalo. Non ritenete che, come chiusura del vostro incontro sui poveri e gli emarginati, la cena avrebbe naturalmente dovuto consistere in una minestra e due sardine?».
Oppure come quando confessa candidamente che nei momenti di difficoltà riaffiora nella sua memoria l’angelo custode: «L’altro giorno cercavo da ore un documento e ho finito per dire all’angelo: “Datti una mossal ”. Un libro che non è una guida teorica sulla preghiera, ma il racconto di un’avventura interiore senza eguali.