Pubblicato nel 1963 ma giunto da noi venti anni dopo La parete dell'austriaca Marlen Haushofer descrive la vita di una donna che viene tagliata fuori dalla civiltà da un muro invisibile che appare all'improvviso nella sua casa di caccia in montagna isolandola dal resto del mondo.
L 'autrice descrive con intensa attenzione la sua modificazione interiore e fisica nel vivere un quotidiano denso di fatiche e di paure, il suo stare all'essenza delle cose e riscoprire un'autonomia e una valorizzazione di sé quasi dimenticata. Nella solitudine si apre all'amore per la natura, per gli animali, per se stessa abbandonandosi a nuove gioie, sensazioni, emozioni che sente profondamente sue; nella solitudine rivisita il suo passato, i ricordi più belli ma anche il malessere e l'estraneità che già esistevano ma solo ora affiorano e la portano a una consapevole pacificazione.
Il romanzo di Haushofer può essere letto in molti modi diversi. Può essere intesa come una critica radicale alla civiltà che riporta le persone nella natura e le priva di beni culturali come la Mercedes che sta lentamente invadendo la casa come insensata e superflua. Visto positivamente, assicura la sopravvivenza umana e l'opportunità di purificarsi. D'altra parte, ha un pesante tributo sullo stile di vita solitario e isolato del narratore .
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La passeggiata - Robert Walser; ed. Adelphi