Composte tra il 1906 e il 1912 queste storie sono pagine dense e leggere al tempo stesso, dove Walser si concentra in qualsiasi oggetto che osserva: dall'Artesiana di Van Gogh alle ballerine russe, dall'ingresso dei pantaloni nella moda femminile alla cucina. Walser ci parla della natura onirica del teatro, e anche la sua prosa assume la sostanza dei sogni. Trasportandoci nella vita berlinese del primo Novecento.