Autobiografia di un reincarnato

Edward Ryall credeva di essere nato per la seconda volta nel 1902, 217 anni dopo essere nato come John Fletcher nel 1645. Disse di aver vissuto come John Fletcher nella campagna delle Polden Hills nel Somerset, in Inghilterra. e John affermava di essere stato un contadino.


Edward aveva i ricordi di John Fletcher il quale aveva tristemente posto fine a una relazione amorosa con Melanie Pouletts di Hinton, proveniente da una delle migliori famiglie del Somerset.

Aveva nascosto il reverendo Joseph Alleine, il martire anticonformista più volte braccato dalle autorità.

Edward ha anche ricordato di aver salvato Susannah Fuller da un bullo di nome Adrian Toombes.

La ricerca ha rivelato che John Fletcher ebbe un incidente quasi fatale in un mulino a Moorlinch ed era morto prematuramente e violentemente nel 1685.

Fu ucciso da un cavaliere dell’esercito di Giacomo II. Fletcher si era offerto volontario per prendere parte all’abortita insurrezione contro il re da parte del duca di Monmouth.

Il libro di Ryall “Autobiografia di un reincarnato”

Tutti questi eventi sono descritti in dettaglio nel libro di Ryall, “Autobiografia di un reincarnato “.

Egli affermava : “Sono stato in possesso di ricordi di una vita precedente che fino al 1970 non avevo voluto rivelare per non cadere nel ridicolo”

Una piccola parte dei ricordi di Edward Ryall furono pubblicati dal “Daily Express” nel maggio 1970.

Il dottor lan Stephenson, che allora era professore alla School of Medicine dell’Università della Virginia, dopo una corrispondenza con Ryall, lo visitò per un periodo di più di tre anni.

Scrisse poi l’introduzione al libro.


Una bella sera d’estate quando Edward aveva otto anni mentre si trovava in un tranquillo giardino di campagna con suo padre, alzò gli occhi su un cielo notturno scuro e vide una stella cadente. Suo padre la identificò come la cometa di Haley. Edward disse di averla vista prima e fu severamente rimproverato.

Nel febbraio 1945 durante la seconda guerra mondiale, dopo la ritirata dei tedeschi da alcune parti d’Italia, Ryall fu incaricato da una squadra di posa di mine a Marina di Pisa.

Nonostante i suoi quattro anni di esperienza, era diventato imprudente nel cercare mine a terra e trappole esplosive mentre infilava fili di rame sopra gli alberi. All’improvviso successe qualcosa.


“Venni bloccato da quella che sembrava essere una vera forza fisica che mi tratteneva e poi una voce, con l’accento e l’idioma del West Country, mi parlò all’orecchio. I toni morbidi e dolci della mia cara moglie di tanto tempo fa, inconfondibile e commovente, mi disse distintamente, attento caro John!

Rimasi fermo sul posto, sudando freddo. Quando fui in grado di riprendermi, guardai con molta attenzione il terreno davanti a me, e lì, solo tre o quattro passi avanti la mia linea di marcia c’erano i paletti di una linea di mine con i fili di sgancio nascosti da strati di foglie.

Qualche metro in più, e sarei stato scagliato in una fine ancora più improvvisa e violenta di quella che ho incontrato nel diciassettesimo secolo”.

Molti dettagli, dapprima controversi, sono stati verificati dal dott. Ian Stevenson professore di psichiatria alla Università della Virginia anche autore dell’introduzione.

Ryall si sofferma nell’epilogo, sulla sindrome di allora, puntualizzando la sua posizione realistica rispetto ai fenomeni connessi alla sua storia.

Narrandoci così anche un drammatico incidente in cui la sua vita passata si è intromessa in quella presente, impedendo il ripetersi di una morte prematura.
Un libro scritto senza presunzione prezioso indizio a sostegno della reincarnazione.

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AUTOBIOGRAFIA DI UN REINCARNATO


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